mercoledì 22 febbraio 2012

Le Profezie delle Gemme

mercoledì, febbraio 22, 2012 11 Comments

Rosso rubino, che ha la magia del corvo nel cuore,
chiude il cerchio dei dodici in sol maggiore

Dodici colonne sostengono del tempo il maniero.
Dodici bestie reggono l’impero.
Il falco è pronto a ergersi fiero. Il cinque è chiave e fondamento vero.
Nel cerchio dei dodici, il dodici è il due invero.
L’aquila spunta per settima, ma è terza davvero.

Opale e ambra, la prima coppia, s’avanza,
canta agata, che del lupo ha sembianza,
con acquamarina in si bemolle – solutio!
Seguono smeraldo e citrino – coagulatio! –
le due corniole gemelle in scorpione,
e giada, numero otto, digestione.
In mi maggiore: tormalina nera,
zaffiro in fa, rischiara la sera.
E subito appresso ecco diamante,
undici e sette, leone rampante.
Projectio! Scorre il tempo così lento,
rubino è principio e fine del movimento.

Il cerchio di sangue giunge a conclusione, la pietra è dell'eterno realizzazione. La veste della gioventù si accresce di nuova energia, che dà potere immortale a colui che porta la magia.
Ma, attenzione, quando la dodicesima stella sorgerà il destino di quanto è terreno si compirà. La gioventù si scioglie, la quercia è condannata a decomporsi in quest'epoca buia e odiata.
Soltanto quando impallidisce la dodicesima stella, l'aquila raggiungerà per sempre la sua meta più bella. Sappi dunque, una stella si consuma per amore, se sceglie liberamente di struggersi il cuore.

Il corvo, nel suo rubino volteggiare,
tra i mondi sente i morti cantare,
non conosce la forza, il prezzo ignora,
si leva il potere, chiuso il cerchio è allora.
Il leone - fiero volto di diamante,
incantesimo che offusca la luce folgorante -
al calar del sole arreca mutamento,
la morte del corvo palesa il compimento.



Green di Kerstin Gier

mercoledì, febbraio 22, 2012 2 Comments
Green
di Kerstin Gier
Listino: € 16,60
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Pagine: 450, rilegato
Lingua: Italiano
EAN: 9788863802849
Data uscita: 09/02/2012

Trama (feltrinelli):
Che si fa quando si ha il cuore spezzato? Si telefona alla migliore amica, si mangia cioccolato e ci si macera nel proprio dolore. Solo che Gwendolyn, viaggiatrice nel tempo suo malgrado, dovrebbe conservare tutte le sue energie per altre cose: sopravvivere, per esempio. Perché la trappola che il temibile conte di Saint Germain ha costruito nel passato è pronta a scattare nel presente. E per riuscire a trovare la soluzione dell'oscuro segreto, Gwen e Gideon, fra un litigio e l'altro, dovranno buttarsi a capofitto nei secoli passati cercando di schivare pericoli mortali.

Sono sicura di poter dire che Blue è stato molto più divertente, e Red è stato l'inizio di questa avventura e ci si affeziona sempre al primo libro di una bellissima saga, ma Green.. Green è stato emozionante, pieno di avventure, scene amorose, e momenti in cui avrei strangolato un sacco di personaggi, ed è stato spaventosamente sorprendente, e incredibilmente commovente.
Eravamo rimasti in Blue, con una Gwen col cuore spezzato, e un Gideon che cercava in qualsiasi maniera di poterle parlare; e in tutto ciò Gwen con l'aiuto di Xemerius doveva cercare cosa il nonno aveva nascosto in casa. Con Green, la scena si apre proprio la stessa notte, in cui dopo aver telefonato a Lesli, e pianto quasi tutte le sue lacrime, Gwen si mette alla ricerca di 'qualcosa' dentro le mura segrete della casa, trovando così, insieme all'aiuto del fratellino Nick, un muro in cui all'interno vi era nascosta una cassa. Con molta sorpresa dei personaggi, ma anche mia, il maggiordomo, apparso dal nulla, ha gentilmente fatto notare agli 'scassinatori' che rompere un muro di notte avrebbe sicuramente fatto svegliare la casa, e si era dunque offerto gentilmente di romperla il giorno dopo per prendere la cassa che lui stesso aveva nascosto per il nonno. Il giorno seguente così, Mr Bernardh, il maggiordomo, con l'aiuto di Nick, e della Zia per far si che Charlotte si levasse dai piedi, ha recuperato la cassa trasportandola nella camera di Gwen, dove al suo interno hanno trovato il secondo Cronografo: quello rubato da Lucy e Paul per scappare!! Grazie a questo Gwen riesce a fare salti temporali per parlare con il nonno riuscendo così ad avere anche un libro, nel quale Lord Lucas aveva raccolto le informazioni, che aveva scoperto in quegli anni. Intanto che Lesli decifrava tale libro, Gideon cercava di chiarire la situazione con Gwen, chiedendole di rimanere solo buoni amici; (Ecco: a questo punto io sbraitavo come una pazza dicendogli pezzo di merda a gran voce!) riuscendo così a farla arrabbiare e soffrire ancora di più. Ma l'incontro con il conte al ballo dei genitori di James, il fantasma che abita nella scuola di Gwen, si avvicina, e in tale ballo succedono davvero un sacco di cose: il piano del conte era quello di smascherare il traditore all'interno della loggia utilizzando Gideon e Gwen come esche, peccato però che Razoczy, colui che avrebbe dovuto proteggerli, ha cercato di violentare Gwen e di drogarla, rimanendo però lui stesso vittima di una droga e quindi incapace di poter aiutare i protagonisti a scappare dalla trappola preparata dal conte Astral. In tale trappola, Gideon riesce ad infilzare il conte Astral al muro, ma non prima che questo abbia infilzato a sua volta Gwen, uccidendola. Ma, a grande sorpresa di tutti, mia, di Gwen che era diventata un fantasma per poi vedersi di nuovo nel proprio corpo, e di Gideon che piangeva come un pazzo pregando Gwen di non lasciarlo e dicendole che la amava; il grande squarcio nel cuore, al ritorno nel presente, era diventato un piccolo graffietto. Gwen era immortale. O meglio, non poteva essere uccisa, per morire doveva suicidarsi. A tale conclusione, dopo molto pensare, c'era arrivato Gideon, che arrivato a casa di Gwen per parlare dell'accaduto ha svuotato il sacco con lei: dicendole quello che aveva scoperto negli scritti che gli erano stati dati da Paul, e che il Conte di Sain Germain voleva ucciderla perchè con la sua nascita l'immortalità del conte si frantumava, e solo la morte di Gwen lo avrebbe reso di nuovo immortale; e dicendole ciò le aveva anche spiegato che la sua morte sarebbe dovuta al sacrificio per il suo grande amore, ovvero Gideon, e per questo lui si era allontanato da lei, perchè l'amava e non voleva che lei morisse per causa sua. In tale spiegazione era arrivata intanto anche Lesli, che forniva invece le sue spiegazioni su ciò che aveva letto nel libro dato dal Lord Lucas. Il piano deciso dai tre era semplice: dovevano tornare a casa di Lady Tindle per parlare con Lucy e Paul dell'accaduto, e decidere cosa fare. Ma prima che questo piano potesse essere messo in pratica, Gwen fa un'agghiacciante scoperta: Grace non è sua madre. Lucy è la madre di Gwen. Così, pur attenendosi al piano, diventa di certo più difficile incontrare Lucy e Paul per Gwen, senza parlare del fatto che per poter tornare nel 1912, Gwen e Gideon hanno dovuto inserire il sangue di Gideon nel cronografo, chiudendo così il ciclo, e trovando quella che sarebbe dovuta essere la pietra filosofale, e che invece non era altro che polverina. Tornanti nel 1912 e parlato con Paul e Lucy, dicendo loro tutto ciò che era successo, compreso le rivelazioni di parentela e la chiusura del cerchio; pensano ad un nuovo piano, alla luce del fatto che sicuramente nella loggia vi era una traditore e che possibilmente poteva essere il conte di Sain Germain stesso. Intanto però la loggia aveva deciso, a causa di una lettera del conte di Sain Germain, di mandare Gideon e Gwen dal Conte, perchè questo voleva 'parlare'. Ovviamente questa era solo una trappola, dopo che Gideon era stato mandato via per una missione, Gwen era stata avvelenata, e si era risvegliata nella scrivania dell'archivio del presente, sentendo la voce del Conte che inveiva contro il Dott White, oramai svenuto a terra. Il Conte era in realtà Mr Whitman, il professore di Storia di Gwen, membro dei guardiani; e guardava con una certa sorpresa la 'resurrezione di Gwen', capendo fin da subito che poteva morire solo se fosse successo per mano propria. Così, come ci si aspettava, il Conte aveva chiesto a Gwen di uccidersi con il cianuro se non avesse voluto veder morire Gideon, che sarebbe comparso di li a pochi minuti. Ma sotto consiglio di Xemerius, Gwen aveva perso tempo, e per colpa di ciò aveva visto il Conte scaricare la pistola sopra Gideon, mentre il Dott. White, rinvenuto, si era buttato sopra il conte ferendolo alla testa e facendolo svenire. In lacrime per la paura di aver perso la persona che più amava, Gwen rimane shockate nel vedere che le ferite di Gideon si stavano rimarginando: Gideon, aveva tenuto fede al piano fatto con Paul e Lucy, aveva bevuto la 'polverina filosofale' disciolta in acqua, ed era diventato immortale anche lui. <3 Beh, a questo punto, ammetto che ero completamente in lacrime, ma il momento in cui ho realmente singhiozzato è stato quando nell'epilogo si sono visti Lucy e Paul, che aspettavano Gwen per darle una felice notizia: avrebbe avuto un fratellino; e mentre questi aspettavano, lady Tindle ricordava loro il loro nuove nome che avrebbero utilizzato: Mr e Ms Bernardh. *-* Lo stesso nome del gentile maggiordomo.. che sia.. il fratello?!

''«Per mia natura non ero incline all’autocommiserazione, era la prima volta nella mia vita che soffrivo per pene d’amore. Pene d’amore di quelle serie, intendo. Quelle che fanno proprio male. Al loro confronto tutto il resto diventa insignificante. Persino la sopravvivenza è secondaria. Sul serio: il pensiero della morte in quel momento non era tanto spiacevole. In fondo non sarei stata la prima a morire di crepacuore, ma mi trovavo in ottima compagnia: la Sirenetta, Pocahontas, Giulietta, la Signora delle Camelie, Madame Butterfly, e adesso io, Gwendolyn Shepherd.»''

''Per tutte le ragazze dal cuore di marzapane (e intendo proprio tutte le ragazze del mondo. L'emozione è sempre la stessa, a quattordici anni come a quarantuno): La «speranza» è la pennuta creatura - Che si posa nell'anima - E canta melodie senza parole - E non smette mai - proprio mai. (Emily Dickinson)''

''Salta! E mentre cadi lascia che ti spuntino le ali. (Ray Bradbury)''

''«Restiamo amici.» Era veramente il colmo. «Sono sicura che da qualche parte nel mondo, ogni volta che questa frase viene pronunciata, muore una fata» dissi.''

''Non si può fermare il tempo, ma per l'amore a volte il tempo si ferma da solo. (Pearl S. Buck)''

''Più volte muoiono i vili prima di morir veramente, il forte la morte conosce una sola volta. Di tutti i prodigi che ho udito raccontare il più strano mi sembra che gli uomini abbiano paura dato che la morte, necessaria fine, verrà quando verrà. (William Shakespeare, Giulio Cesare, atto II, scena 2)''

''«Sì, stritolala pure!» disse Xemerius che era svolazzato in casa dietro di me. «Tanto tua madre può avere un altro bambino, nel caso questa si rompa.» [...] «Ãˆ possibile qualcosa di meno esagerato? Verrebbe da pensare che sei reduce da un trattamento di elettroshock.» [...] Xemerius sbuffò scontroso.«Oddio» gemette lui. «Se fossi in un programma televisivo, avrei già cambiato canale.»''

''«Per sempre» è composto da tanti «ora». (Emily Dickinson)''

''Chi è amato non può morire, perché l'amore significa immortalità. (Emily Dickinson)'' 

''«Quando mi baci, Gwendolyn Shepherd, è come se perdessi il contatto con il terreno. Non ho idea di come tu faccia, né dove tu abbia imparato. Se è stato da un film, allora dobbiamo assolutamente guardarlo insieme». Fece una breve pausa. «Quello che voglio dire è che, quando mi baci, non desidero altro che stringerti tra le braccia. Accidenti, sono così maledettamente innamorato di te che mi sembra che qualcuno mi abbia versato una tanica di benzina dentro e le abbia dato fuoco! Ma in questo momento non possiamo... dobbiamo restare lucidi. Almeno uno dei due.» L'occhiata che mi lanciò fugò ogni mio dubbio in maniera definitiva. «Gwenny, tutto questo mi fa una tremenda paura. Senza di te la mia vita non avrebbe più senso, senza di te... vorrei morire sul colpo, se dovesse succederti qualcosa.»''

''Xemerius doveva pensarla allo stesso modo perché mi guardò con aria accorata. «Lo posso mangiare, per favore?» Io gli sorrisi. «Se me lo chiedi in maniera così educata non posso dirti di no!»''

Anche qui ci sono miliardi di scene bellissime, ma di certo non posso scriverle tutte..quindi.. buona lettura!! :)


Nel tempo insegue un mistero
E difende l'amore per sempre
E' la dodicesima viaggiatrice ♥

martedì 21 febbraio 2012

"Blue" di Kerstin Gier

martedì, febbraio 21, 2012 0 Comments

Red
Kerstin Gier

Titolo originale: Rubinrot. Liebe geht durch alle Zeiten
Listino: € 16,60 
Copertina: Rilegato 
Editore: Corbaccio
Editore: Narratori Corbaccio
Pagine: 352
Lingua: Italiano 
EAN: 9788863802771 
Data di uscita: 01/09/2011
Genere: fantasy

Trama: Viaggiatrice nel passato suo malgrado per un dono di famiglia, Gwen, giovane londinese che vorrebbe avere a che fare con i problemi tipici della sua età e dei suoi compagni di scuola, si trova catapultata da un secolo all'altro con una pericolosa missione da compiere. Peccato che non sappia di chi può fidarsi, dei Guardiani del Tempo o del terribile Conte di Saint Germain, dell'affascinante ma scostante Gideon o dell'invidiosa cugina Charlotte. A un certo punto l'unico vero amico sembra essere Xemerius... un gargoyle col muso di gatto.


Recensione

domenica 19 febbraio 2012

"Red" di Kerstin Gier

domenica, febbraio 19, 2012 3 Comments

Red
Kerstin Gier

Titolo originale: Rubinrot. Liebe geht durch alle Zeiten
Listino: € 16,60 
Copertina: Rilegato 
Editore: Corbaccio
Editore: Narratori Corbaccio
Pagine: 336
Lingua: Italiano 
EAN: 9788863801927 
Data di uscita: 17/02/2011
Genere: fantasy

Trama: Chi sono i guardiani del tempo? A cosa serve al giorno d’oggi un antico cronografo con 12 gemme incastonate? Qual è il ruolo della sedicenne Gwendolyn e della avvenente cugina Charlotte? E Gideon, il bello, inavvicinabile Gideon, che parte avrà nella ricerca del mistero che si tramanda da generazioni nella famiglia di Gwendolyn? Mistero, avventura, amore, in un’altalena di colpi di scena mozzafiato per un romanzo di grandissimo successo.


Recensione

sabato 18 febbraio 2012

Il diario del vampiro - La messa nera di Lisa Jane Smith

sabato, febbraio 18, 2012 0 Comments
Il diario del vampiro - La messa nera
di Lisa Jane Smith
Listino: € 12,90
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Pagine: 224, rilegato
Lingua: Italiano
EAN: 9788854114463
Data uscita: 16/04/2009

Trama (feltrinelli):
Non c'è più traccia di Stefan e Damon da quando è scomparsa la bellissima Elena, l'amore che ha unito e diviso i due fratelli vampiri. Intanto Caroline è decisa a riconquistarsi le sue vecchie amiche: Bonnie, dotata di poteri paranormali, e la risoluta, sfuggente Meredith. Ma Bonnie sa che qualcosa sta per accadere. Sente che l'immane forza malvagia che ha già seminato tanto terrore sta tornando. Altro male sta per abbattersi sugli abitanti di Fell's Church, un male inaudito: l'Altro Potere si prepara a mietere nuove vittime, e i nostri giovani eroi dovranno combattere una dura battaglia in cui, per fermare in tempo il male, dovranno essere pronti a tutto, Anche a mettere da parte le passioni personali, così brucianti e così distruttive.

FANTASTICO.
INCREDIBILE.
COMMOVENTE.
EMOZIONANTE.
TERRIFICANTE.
PAUROSO.
Non trovo abbastanza aggettivi per poter spiegare come è stato questo ultimo libro. Nessuna di queste parole può minimamente contenere ciò che mi ha fatto provare. Ma ce n'è una che può descrivere il mio stato d'animo alla fine del libro: GIOIA.
Il libro inizia che sono passati sei mesi dalla morte di Elena: Stefan è a Firenze con Damon per mantenere la promessa fatta ad Elena di prendersi cura l'uno dell'altro; e la vita scorre di nuovo tranquilla a Fell's Church;   fino a quando Bonnie non sogna Elena che l'avverte di un nuovo, terrificante, imminente pericolo, chiedendo all'amica di chiedere aiuto all'unico che potrebbe proteggerle: Stefan. Così Stefan, richiamato da un incantesimo di Bonnie, fatto con Meredith e Matt, torna in città con Damon, e scopre ciò che ultimamente è successo: Sue cccc è morta; brutalmente uccisa da un qualche Potere, che intende fare una seconda vittima: Vicky Bennet. Tocca a Stefan con l'aiuto di Bonnie, Meredith, Matt, ed inaspettatamente di Damon, a risolvere la questione: capire chi è questo enorme e brutale Potere, e proteggere Vicky e chiunque altro possa essere in pericolo. Ed una parte dei presupposti riescono a mantenerli: Stefan grazie al diario di Honorya Fell e altri scritti, scopre chi sia il 'leccapiedi' usato dal Potere per commettere l'omicidio di Sue: Tayler Smallwood; alleatosi con il Potere per poter avere la sua eredità impressa nel dna: la licantropia. E grazie a Tayler riescono a scoprire chi ci sia dietro questo grande pericolo: Klaus, l'originario che creò Katherine, e che ha ucciso Sue. E Vicky. Ma dopo la morte di Vicky, l'equilibrio nel gruppo si rompe: Stefan è infuriato con Damon perché avrebbe dovuto fare la guardia alla casa di Vicky, avrebbe dovuta  proteggerla, e invece è morta; e Stefan non riesce a non sentirsi in colpa per essersi fidato del fratello, niente sapendo però, che Damon non ha potuta aiutarla perché non era stato invitato ad entrare in casa (cosa che solo alla fine del libro si scoprirà), e infuriato se ne va dal gruppo, abbandonandoli. Intanto Klaus ha preso Caroline, invitando Stefan a raggiungerlo nel bosco di notte, da solo, per 'parlare da gentiluomini', e lui dopo aver intimato violentemente agli amici umani di non seguirlo, si reca nel bosco, armato solo di una lancia di frassino, l'unico legno che può uccidere un originario. Ma ovviamente, nè Matt, nè Meredith, nè la dolce e spaventata Bonnie, fanno ciò che gli è stato ordinato, seguendo così Stefan nel bosco, e avvertendolo in tempo dell'agguato di Tayler dietro le sue spalle. E mentre Matt si avventa su Tayler, Meredith libera Caroline, e Stefan combatte contro Klaus, Bonnie guarda spaventata ciò che accade agli amici in pochissimi secondi: Matt viene lanciato contro un albero e rimane privo di sensi, Meredith scontratasi insieme a Bonnie contro Tayler rimane gravemente ferita alla gamba, e Stefan sta morendo sotto le mani di Klaus.. fino a quando non interviene Damon, venuto a salvare il fratello. Ma nè la rabbia, nè il dolore per il fratellino, riesce a dare a Damon la forza necessaria per scontrarsi contro Klaus, il quale liberatosi di Damon, torna all'attacco verso Stefan, che in fin di vita, accasciato per terra, è protetto dal corpo di Bonnie, la quale in preda al dolore e al terrore lancia una disperata richiesta d'aiuto. E la richiesta viene accolta. E' una notte d'estate: la vigilia del solstizio d'estate. La notte in cui la linea che separa il mondo reale da quello irreale è talmente sottile da permettere agli spiriti inquieti morti nelle terre di Fell's Church di risorgere, per mettere fine al sangue versato, per mettere fine a Klaus. E questa armata ha un condottiero. No, una condottiera. Elena. La quale, morto Klaus, salva la vita di Stefan, cura Matt, e Meredith, e Caroline, e infine anche Damon, donando loro la luce che la componeva, e sparendo dopo averlo fatto, lasciando uno Stefan estremamente addolorato. Ma il suo dolore, se non il suo amore permette un altro miracolo. Un balenio di luce e di colori fa breccia al centro della radura, lasciando poi spazio a 'Qualcosa di bianco, una figura spettrale, ma all'apparenza più consistente. Una figura piccola e rannicchiata, che non poteva essere altroche quel che sembrava ai suoi occhi.'. Elena.
Beh non c'è altro da aggiungere a ciò che ho appena scritto, per quel che riguarda la trama del libro. Posso solo dire che questo è stato uno dei libri più belli, ed emozionanti che io abbia letto: mi sentivo dentro il libro, come mi accade quando vedo uno di quei film in cui c'è tanta azione, ma anche sorpresa nel vedere cose che non avresti pensato, e che ti riempono infinitamente di gioia. Ci sono state molte scene che mi hanno fatto piangere di tristezza come quando è morta Sue, o di gioia come quando Damon è tornato a salvare il fratello, o quando Elena è apparsa insieme all'armata, o quando Elena è finalmente tornata riabbracciando le amiche, gli amici, e il suo Stefan. E devo dire che non mi aspettavo tutto questo.. non mi aspettavo questa emozione, commozione, e affetto per i personaggi, soprattutto per il fatto che avevo già un' Elena, o uno Stefan nella mia vita; ma questi, pur essendo completamente diversi dai personaggi del telefilm mi hanno fatto innamorare lo stesso. Alla fine, hanno solo il nome uguale, perché i personaggi sono diversi, e la vicenda è diversa, quindi è come se fossero due cose completamente diverse, anzi, lo sono.


''«Le hanno riempito i capelli di lacca», singhiozzò. «Sue non ha mai usato la lacca. È terribile». Chissà perché, in quel momento, le sembrò la cosa peggiore di tutte.''


''«Non ci sono scuse per mollare solo perché sembra che finiremo col perdere. Dobbiamo tentare... perché l'alternativa sarebbe rinunciare».''


''Fra le braccia aveva un angelo, splendido, fremente di vita e di bellezza. Un essere di aria e fuoco. Elena rabbrividì poi, con gli occhi chiusi, sollevòla bocca verso di lui. Il bacio sciolse le ultime resistenze. Risvegliò ogni senso sopito in Stefan, disperdendo e cancellando ogni ostacolo. Il giovane sentì cedere ogni controllo, quel controllo che era stato così difficile mantenere da quando l'aveva persa. Tutto nel suo animo si stava scuotendo, tutti i nodi si sciolsero, ogni barriera crollò. Sentì scivolare giù le lacrime mentre la stringeva a sé, desiderando fondersi con lei, perdersi in lei fino a diventareuna cosa sola. Così niente avrebbe più potuto separarli.''


''Gli occhi di Bonnie erano troppo offuscati da una danza di puntini grigi per distinguere la scena, ma sentì chiaramente la voce che risuonò nella radura, fredda e arrogante, carica di condanna. «Sta' lontano da mio fratello». [...] Gli occhi erano completamente neri, con le pupille dilatate al massimo. Tutta la violenza a stento contenuta, quella spaventosa energia trattenuta, era svanita. S'inginocchiò e toccò la testa bruna posata sulla terra. «Stefan?». Bonnie chiuse gli occhi. Damon ha paura, pensò. Damon ha paura – Damon! – e io, oh Dio, io non so cosa fare. Non c'è nulla da fare – ed è tutto finito e siamo tutti perduti e Damon ha paura per Stefan. [...] Aveva preso la mano di Stefan, senza alcunimbarazzo, come se la cosa fosse del tutto logica e sensata. [...] «Non mi importa proprio niente della loro vita», sibilò Damon. Anchequella era verità, si disse Bonnie, per niente offesa. Lì c'era una sola vita che Damon aveva a cuore, e non era la propria.''


''È così che inizia la fine. Così semplicemente, con una sola parola, e tustai per morire in una notte d'estate. Una notte d'estate in cui la luna e lestelle brillano in cielo e i falò ardono come le fiamme che i druidiaccendevano per rievocare i morti. «Bonnie, vai», le disse Stefan con voce sofferente. «Scappa finché sei intempo». «No», replicò Bonnie. Mi spiace, Elena, non sono in grado di salvarlo.Questo è tutto quel che posso fare. Poteva aspettare che Stefan morisse così, invece che con i denti diKlaus piantati nella gola. Non sembrava fare molta differenza, ma era il massimo che lei potesse offrire.''


''A quel punto Bonnie capì. Stavano arrivando. Da oltre il fiume, dove c'era il vecchio cimitero. Dal bosco, dove erano state scavate innumerevoli tombe di fortuna per gettarvii corpi prima che marcissero. Gli spiriti inquieti, i soldati che avevanocombattuto ed erano morti lì durante la guerra civile. Un'armatasoprannaturale aveva risposto alla sua richiesta di aiuto.Stavano prendendo forma ovunque. Erano centinaia. Adesso Bonnie riusciva a distinguere dei volti. Le sagome confuse andavano assumendo vaghe sfumature di colore, come pallidi acquerelli. Vide una parvenza di blu, un barlume di grigio. C'erano sia confederati che soldati dell'Unione. Bonnie intravide una pistola infilata in una cintura, il luccichio di una sciabola decorata. I galloni su una manica. Una folta barba nera; una lunga, curata barba bianca. [...] Il suolo di Fell's Church stava restituendo i suoi sanguinosi ricordi. Gli spiriti di coloro che vi avevano perso la vita erano di nuovo in marcia. E Bonnie riusciva a percepire la loro rabbia. Questo la intimorì, m aun'altra emozione stava nascendo dentro di lei, qualcosa che le fece trattenere il respiro e stringere più forte la mano di Stefan. Perché l'armata di nebbia aveva un condottiero.'' 


''Bonnie rimase sfacciatamente a osservarli, sentendo che quella felicità inebriante stava traboccando in lacrime. Sentiva un groppo in gola, ma queste erano lacrime dolci, non lacrime salate di dolore, e sorrise ancora. Era sporca, fradicia d'acqua, e non era mai stata così felice in vita sua. Aveva voglia di ballare, di cantare e di fare ogni sorta di sciocchezze.''


''21 giugno, ore 7,30
Solstizio d'estate Caro diario,oh, è tutto così pazzesco da spiegare, e non ci crederesti comunque. Vado a letto. Bonnie''


Il diario del vampiro - La furia di Lisa Jane Smith

sabato, febbraio 18, 2012 0 Comments
Il diario del vampiro - La furia
di Lisa Jane Smith
Listino: € 12,90
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Pagine: 224, rilegato
Lingua: Italiano
EAN: 9788854113527
Data uscita: 05/02/2009

Trama (feltrinelli):
Vertici di un fatale triangolo d'amore, Elena e i due vampiri fratelli Stefan e Damon hanno un unico destino. Ora che Elena ha ceduto al fascino del crudele Damon, ora che l'odio di Stefan per il fratello sembra ormai inestinguibile, i tre dovranno stipulare una tregua e unire le loro forze, per affrontare una terribile e oscura minaccia. Una furia malvagia che potrà essere sconfitta soltanto da un'alleanza solida. Odio e amore, sangue e vendetta: sono questi i marchi che segnano la paurosa nuova awentura e ne sigillano la sorte.

Ok. Penso di essermi innamorata. *-* Sì, lo ammetto: ho cominciato a leggere questo libro avendo molte aspettative, troppe; poi sono stata delusa. Non mi piaceva. Adesso, però, mi sono fatta avvolgere dall'oscurità e dalla tensione divorando questo libro in pochissimo tempo, e sono rimasta sconvolta quando è finito. Ci sono moltissime scene che mi hanno commosso: come quella tra Elena e le sue amiche, o quando riabbraccia la sorellina di quattro anni, o la scena tra Elena e Matt nella sua stanza da letto; per non parlare delle scene finali tra Elena e Stefan, e la parte di diario di Bonnie
Il libro inizia con Elena che risvegliatasi, sente l'impulso di salvare Lui, il suo creatore: Damon. Attaccando così uno Stefan sconvolto dal dolore, e dallo stupore non appena la vede. Elena non ricorda molto della sua vita umana: non ricorda quasi nulla, solo piccoli sprazzi di lucidità, e sicuramente non ricorda Stefan, nè il suo amore per lui; sà soltanto che ama Damon, senza una reale ragione. Dopo il completamento della trasformazione, però, la sua mente torna quella di prima, e ricomincia a ricordare, anche quello che ha fatto durante il suo stato confusionale, e cosa le è successo: Elena Gilbert creduta morta da tutta la città di Fell's Church, è stata trasformata in una vampira. E qui inizia l'avventura: chi ha ucciso Elena? Chi sta facendo impazzire i cani in città? Chi c'è dietro tutto questo caos? Così Elena, con l'aiuto del suo Stefan, e dell'affascinante quanto tenebroso fratello, si allea con i suoi amici umani, Bonnie, Meredith, e Matt, per scoprire chi ci sia dietro questo grande Potere. Anzi, questo grande Bianco Potere. Katherine. E chi mai riuscirà a sconfiggere questa temibile, quanto fuori di testa, avversaria?! Uno Stefan torturato a sangue?! Un Damon, privo di sensi e immerso nel proprio sangue?! O la bella nuova vampira?!

''«Non è stata una buona idea, Meredith. Me ne vado». «No. Oh, non andartene». Bonnie tornò sui propri passi con la stessa rapidità con cui si era allontanata, e si precipitò fra le braccia di Elena. «Mi dispiace, Elena; scusami. Non importa chi sei; sono solo felice che tu sia tornata. È stato terribile senza di te». Ora Elena singhiozzava sul serio. Le lacrime che non aveva pianto quando era stata con Stefan arrivarono adesso. Pianse, aggrappandosi a Bonnie, sentendo le braccia di Meredithche stringevano entrambe. Ora piangevano tutte e tre, Meredith in silenzio, Bonnie fragorosamente ed Elena con disperata intensità.''

''Ciao, piccola, pensò Elena, e ricacciò in gola le lacrime. Era una scena di una tale innocente dolcezza: il lumino da notte, la piccola nel letto, gli animali di peluche che vegliavano su di lei. [...] Una manina stava tirando il pullover di Elena. «Sei tornata!», esclamò Margaret, abbracciando i fianchi di Elena. «Mi sei mancata».«Oh, Margaret, tu mi sei mancata...», cominciò Elena, e poi s'irrigidì. [...] «Sei fredda», osservò Margaret. Poi sollevò gli occhi per guardarla inviso. «Sei un angelo?» «Mmm... non esattamente». L'esatto contrario, pensò Elena ironicamente.«Zia Judith dice che sei andata a stare con mamma e papà. Li hai già visti?» «Io... non è facile da spiegare, Margaret. No, non li ho ancora visti. E non sono un angelo, ma sarò il tuo angelo custode comunque, d'accordo? Veglierò su di te, anche quando non riuscirai a vedermi. Ok?» «Ok». Margaret giocherellava con le sue dita. «Vuol dire che non puoi più vivere qui?». Elena fece scorrere lo sguardo per la stanza bianca e rosa, sui peluche posati sopra le mensole, sulla piccola scrivania e sul cavallo a dondolo nell'angolo, che un tempo era stato suo. «Sì, vuol dire questo», le disse dolcemente. «Quando mi hanno detto che eri andata a stare con mamma e papà, gli ho detto che volevo venirci anch'io». Elena batté le palpebre. «Oh, piccola. Per te non è ancora arrivato il momento, quindi non è possibile. E zia Judith ti vuole tanto bene, e si sentirebbe sola senza di te». Margaret annuì, le palpebre socchiuse. Ma quando Elena l'aiutò asdraiarsi e tirò su la coperta, la bambina le fece un'altra domanda. «Ma tu non mi vuoi bene?» «Oh, certo che te ne voglio. Ti voglio tantissimo bene... non immaginavo neanche quanto, fino a oggi. Ma starò bene, e zia Judith avrà ancora più bisogno di te. E...». Elena dovette fare un respiro per calmarsi, ma quando abbassò lo sguardo vide che gli occhi di Margaret erano chiusi, il respiro regolare. Si era addormentata''

''«Ti amo», le sussurrò Stefan sul collo, ed Elena lo strinse più forte a sé. Ora capì perché Stefan aveva avuto paura di dirlo per così tanto tempo. Quando il pensiero del domani ti sgomenta, è difficile prendere un impegno. Perché non vuoi trascinare qualcun altro nel baratro insieme a te.''

''I suoi occhi furono catturati, suo malgrado, dalla vena blu in evidenza sul collo di Matt. Quando riuscì a staccare gli occhi da lì e a guardarlo dinuovo in faccia, vide che lo sconcerto stava cedendo il passo a un'improvvisa comprensione. Poi a qualcosa di straordinario: accettazione. «Ok», disse Matt. Non era sicura di aver sentito bene. «Matt?» «Ho detto ok. Non ho sentito dolore l'altra volta». «No. No, Matt, davvero. Non sono venuta qui per questo...». «Lo so. Per questo lo voglio. Voglio darti qualcosa che non mi hai chiesto». Dopo un momento, aggiunse: «In nome della vecchia amicizia». Stefan, pensò Elena. Ma Stefan le aveva detto di andare, e di andare da sola. Stefan sapeva che sarebbe andata così. E che era giusto così. Era il dono che lui faceva a Matt... e a lei. Ma sto tornando da te, Stefan, disse Elena dentro di sé. Mentre si chinava su di lui, Matt disse: «Domani voglio venire ad aiutarvi, sai. Anche se non sono stato invitato». Poi le labbra di Elena sfiorarono la sua gola''

''Stefan la tenne fra le braccia finché gli occhi di Elena non si chiusero. [...] Guardò il rettangolo di luce solare, solo a uno o due passi di distanza da lui. Elena era andata nella luce. Lo aveva lasciato lì da solo. Non per molto, pensò. Il suo anello era sul pavimento. Non gli diede neanche un'occhiata mentre si alzava in piedi, gli occhi fissi sul fascio di luce solare che risplendeva in basso. Una mano gli afferrò il braccio e lo tirò indietro. Stefan guardò in faccia il fratello. Gli occhi di Damon erano neri come la notte, e nella mano stringeva l'anello di Stefan. Mentre quest'ultimo rimaneva a guardare, incapace di muoversi, il fratello gli infilò a forza l'anello al dito, poi lo lasciò andare. «Adesso», disse, ricadendo indietro con una smorfia di dolore, «puoi andare dove vuoi». Raccolse da terra l'anello che Stefan aveva dato a Elena e glielo porse. «Anche questo è tuo. Prendilo. Prendilo e vattene». Girò la testa dall'altra parte. Stefan guardò a lungo il cerchio d'oro che aveva nel palmo della mano. Poi le dita si chiusero su di esso e si voltò a guardare il fratello.  Damon teneva gli occhi chiusi e respirava a fatica. Aveva un'aria sfinita e sofferente. E Stefan aveva fatto una promessa a Elena. «Andiamo», disse, semplicemente, infilando l'anello in tasca. «Troviamo un posto dove potrai riposare».Cinse il fratello con un braccio per aiutarlo ad alzarsi. Poi, solo per unistante, lo strinse a sé.''

sabato 4 febbraio 2012

Il diario del vampiro - La lotta di Lisa Jane Smith

sabato, febbraio 04, 2012 4 Comments
Il diario del vampiro - La lotta
di Lisa Jane Smith
Listino: € 12,90
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Pagine: 205, rilegato
Lingua: Italiano
EAN: 9788854113190
Data uscita: 06/11/2008

Trama (feltrinelli):
Due vampiri fratelli, avvolti nell’ombra di un mistero millenario, si contendono l’amore della giovane Elena. Damon è determinato a fare di lei la regina delle tenebre, ed è pronto anche ad uccidere suo fratello per riuscirci. Stefan è alla ricerca di un potere più grande, che gli consenta di eliminare il suo odiato rivale, ma non ha intenzione di cedere alla sete di sangue umano che lo assale. Elena sa che deve prendere una decisione fatale: deve scegliere tra la fedeltà a Stefan e la tenace attrazione per Damon. Nel buio, dentro di lei, è battaglia tra sentimenti contrastanti. Fuori, infuria una lotta senza esclusione di colpi.

Questo è il secondo libro, del primo ciclo, della serie 'Il Diario del Vampiro'; e come prima cosa devo dire: 'Che fortuna avere il blocco dei primi quattro libriiiiii!!'. Perché, per chi non lo sapesse: i libri sono composti da meno di 20 capitoli, e finiscono come se fossero normali capitoli; il ché a quelle povere ragazze che hanno dovuto aspettare mesi e mesi per sapere il continuo, avrà sicuramente provocato un trauma psicologico!! Detto questo passiamo al libro in sé: dopo essermi abituata alla scrittura della Smith, e al fatto che in molte scene non si capisce bene cosa succeda, devo ammettere che comincia a piacermi davvero. Soprattutto QUELLE parti. Sì, quelle parti in cui ci sono Stefan ed Elena insieme, anche se, per mio disappunto, non ve ne sono così tante come avrei sperato! Ma, sono comunque molto intense! Inoltre Elena ha molto migliorato il suo carattere: sta diventando una persona migliore, perché vuole meritarsi l'amore di Stefan. E Stefan dal canto suo, ha finalmente detto quelle due parole, che noi tutte, così come la stessa Elena, avevamo tanto agoniato; e si è quindi (finalmente) liberato dal ricordo di Katherine. Ovviamente però, non tutto va rosa e fiori!! Quella simpaticissima di Caroline in combutta con Tayler sta escogitando un modo per far cacciare Stefan dalla città, utilizzando nientepopò di meno che il diario segreto di Elena. E chi salverà mai la situazione, all'ultimo minuto, salvando non solo Stefan ma anche la faccia di Elena?!! Sì. Lui. Colui che sicuramente non potremmo considerare un eroe, e nè di certo il principe azzurro sul cavallo bianco; ma devo comunque ammettere, che riesco a scorgere quel Damon, a cui mi sono tanto affezionata nel telefilm, quello che fà cose giuste senza neanche capire il perché le abbia fatte! Ma alla fine del libro ci ritroveremo di nuovo con il fiato sospeso: qualcosa ha ucciso Elena, e Stefan sicuro che sia stato Damon, si nutre in modo selvaggio per andare a scontrarsi con il fratello. Elena però si risveglia spinta dalla voglia di proteggerlo, di poteggere LUI, il suo creatore.


''[...] «Sarebbe meglio...». Stefan prese un profondo respiro e continuò,misurando le parole. «Sarebbe meglio se non ci vedessimo per un po'. Se pensano che non stiamo insieme, ti lasceranno in pace». [...] «C'è», cominciò Elena, «un solo modo perché io annunci al resto della scuola che ci siamo lasciati. Ed è se mi dici che non mi ami e non vuoi vedermi. Dimmelo, Stefan, adesso. Dimmi che non vuoi più stare con me». Stefan trattenne il respiro. La guardò intensamente con quegli occhi verdi striati come quelli di un gatto, con sfumature di smeraldo, malachite e agrifoglio. «Dillo», gli disse. «Dimmi come puoi farcela senza di me, Stefan. Dimmi...». Non arrivò a finire la frase. Rimase a metà, mentre la bocca di Stefan raggiungeva la sua.''


''[...] «Ah... Stefan», aggiunse con un diverso tono di voce quando le balenò un'altra idea, «che mi dici degli specchi? Non mi ricordo di averti mai visto specchiare». Per un momento, Stefan non rispose. Poi disse: «La leggenda dice chegli specchi riflettono l'anima della persona che vi si guarda. Per questo i popoli primitivi hanno paura degli specchi; temono che le loro anime resteranno intrappolate e verranno rubate. Dei tipi come me, si pensa che non abbiano un'immagine riflessa.. perché non hanno anima». Lentamente, allungò la mano verso lo specchietto retrovisore e lo piegò verso il basso, regolandolo in modo che Elena potesse guardarci dentro. Nello specchio, vide gli occhi di Stefan, smarriti, tormentati einfinitamente tristi. [...] «Sei tu lo specchio», le sussurrò di rimando. [...] «Io sono lo specchio?», disse a quel punto, sollevando lo sguardo verso di lui. «Tu hai rubato la mia anima», disse.''


''Pensare a Stefan era piacevole, nonostante tutti i terribili eventi accaduti di recente. Elena sorrise nel buio, lasciando vagare la mente. Un giorno tutto questo tormento sarebbe cessato, e lei e Stefan avrebbero potuto programmare una vita insieme. Naturalmente, lui non aveva mai detto niente del genere, ma Elena ne era sicura. Avrebbe sposato Stefan, onessun altro. E Stefan non avrebbe sposato nessuna tranne lei..''


''C'era qualcosa di nuovo che si stava risvegliando dentro di lui, qualcosa che non aveva provato per quasi cinque secoli, tranne che con Elena. Accettazione. Calore e amicizia condivisi con un compagno, che non conosce la verità su di te ma che sifida comunque. Non era sicuro di meritarlo, ma non poteva negare quelche significava per lui. Lo faceva quasi sentire... di nuovo umano.''


''Era così bello trovarsi lì, così giusto. [...] Elena si sentì a casa, era quello il suo posto. E lo sarebbe stato per sempre. Tutto il resto fu dimenticato. Come i primi giorni, Elena sentì che poteva quasi leggere i pensieri di Stefan. C'era un legame fra loro, erano uno parte dell'altra. I loro cuori battevano all'unisono. [...] E poi si tennero stretti, ignari del tempo che passava e di tutto il resto. Sentì che esistevano solo lei e Stefan. «Ti amo», le disse con dolcezza. In un primo momento Elena, con la mente piacevolmente confusa, si limitò ad accogliere quelle parole. Poi, con un brivido di tenerezza, si reseconto di quel che le aveva detto. La amava. L'aveva sempre saputo, ma lui non l'aveva mai detto prima diallora. «Ti amo, Stefan», gli sussurrò a sua volta. [...] Mentre si guardavanonegli occhi, le infilò l'anello al dito. Era della sua misura, come se fosse stato creato per lei. L'oro proiettò bagliori vivaci nella luce e la pietra brillò di un blu intenso, come un lago limpido circondato da neve intatta.''


 

mercoledì 1 febbraio 2012

Domani 21 Aprile 2009 - Artisti uniti per l'Abruzzo

mercoledì, febbraio 01, 2012 0 Comments
Tra le nuvole e i sassi, passano i sogni di tutti.
Passa il sole ogni giorno, senza mai tardare.
Dove sarò, domani? Dove sarò?
Tra le nuvole e il mare, c’è una stazione di posta,
 uno straccio di stella messa lì a consolare
sul sentiero infinito del maestrale.
Day by day. Day by day. Hold me, shine on me. 
Shine on me. Day by day save me shine on me.
Ma domani, domani, domani, lo so:
lo so che si passa il confine,
e di nuovo la vita sembra fatta per te.
 E comincia domani.
Domani è già qui.
Estraggo un foglio nella risma nascosto,
scrivo e non riesco,
forse perché il sisma m’ha scosso.
Ogni vita che salvi, ogni pietra che poggi,
fa pensare a domani, ma puoi farlo solo oggi.
E la vita, la vita, si fa grande così.
 E comincia domani.
Tra le nuvole e il mare, si può fare e rifare.
 Con un pò di fortuna, si può dimenticare.
Dove sarò, domani? Dove sarò?
oh oh oh
Dove sarò domani, che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani.
Dove sarò domani, tendimi le mani, tendimi le mani.
Tra le nuvole e il mare, si può andare e andare.
Sulla scia delle navi di là del temporale.
E qualche volta si vede una luce di prua
e qualcuno grida: Domani.
Come l’aquila che vola libera tra il cielo e i sassi,
siamo sempre diversi e siamo sempre gli stessi;
hai fatto il massimo e il massimo non è bastato;
e non sapevi piangere, e adesso che hai imparato:
non bastano le lacrime ad impastare il calcestruzzo,
eccoci qua cittadini d’Abruzzo.
E aumentano d’intensità le lampadine,
una frazione di secondo prima della fine.
E' la tua mamma, la tua patria da ricostruire:
comu le scole, le case e specialmente lu core
e puru nu postu cu facimu l’amore.
Signori e signori, noi:
non siamo così soli, a fare castelli in aria
non siamo così soli, sulla stessa barca
non siamo così soli, a fare castelli in aria
non siamo così soli, a stare bene in Italia
non siamo così soli, a fare castelli in aria
non siamo così soli, sulla stessa barca
non siamo così soli, a fare castelli in aria
non siamo così soli, a immaginare un nuovo giorno in Italia.
Tra le nuvole e il mare, si può andare, andare.
Sulla scia delle navi di là dal temporale.
Qualche volta si vede una luce di prua
e qualcuno grida: Domani.
Non siamo così soli.
Domani è già qui.
Domani è già qui.
Ma domani, domani, domani, lo so:
lo so che si passa il confine,
e di nuovo la vita sembra fatta per te.
 E comincia domani.
Tra le nuvole e il mare, si può fare e rifare.
 Con un pò di fortuna, si può dimenticare.
E di nuovo la vita sembra fatta per te.
E comincia domani.
Ma domani, domani, domani, lo so:
lo so che si passa il confine,
e di nuovo la vita sembra fatta per te.
E comincia domani.

 Domani è già qui, domani è già qui. ♥


Ligabue, Tiziano Ferro, Enrico Ruggeri, Gianni Morandi, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Max Pezzali, Eugenio Finardi, Zucchero, Cesare Cremonini, Carmen Consoli, Mauro Pagani, Francesco Renga, Roberto Vecchioni, Giuliano Palma, Elio e Le Storie Tese, Vittorio Cosma, Jovanotti, Caparezza, Frankie Hi NRG, Gianluca Grignani, Giuliano Sangiorgi, Claudio Baglioni, Ron, Luca Carboni, Baustelle, Samuele Bersani, Antonella Ruggiero, Alioscia, Pacifico, Mango, Bluvertigo, Nek, Antonello Venditti, Albano, Marracash, Laura Pausini, J Ax, Fabri Fibra, Sud Sound System, Giorgia, Giusy Ferreri, Dolcenera, Mario Venuti, Piero Pelù, Morgan, Roy Paci, Gianna Nannini, Elisa, Manuel Agnelli Afterhours, Niccolò Fabi, Tricarico.



E' l'amore che conta - Giorgia

mercoledì, febbraio 01, 2012 1 Comments
Di errori ne ho fatti:
ne porto i lividi, ma non ci penso più.

Di tempo ne ho perso:
certe occasioni sai che non ritornano

♥ Di me ti diranno che non sono ambiziosa:
è il prezzo di amare senza pretesa. ♥

Distratto - Francesca Michielin

mercoledì, febbraio 01, 2012 0 Comments
Ma non ho perso l'onestà, e non posso dirti che passerà,
tenerti stretto quando in fondo sarebbe un inganno.

Strappa.. (le pagine), (dei giorni con me) (puoi bruciarle perché)
non mi rivedrai più (non mi rivedrai),
e non mi ferirai (non mi ferirai),
e non mi illuderai (non m'illuderai),
e non sarà (non mi tradirai), mai più (come credi).

♥ Per un'ora, un giorno forse un pò di più,
non girava il mondo se non c'eri tu,
e non volermi male adesso se non ti riconosco.